Kengo Kuma
con un saggio di Kengo Kuma
Luigi Alini
Il rapporto tra tecnologia e progetto è il focus di questo libro. Indagare un’opera di architettura da diversi punti di vista ha lo scopo di rivelare quello che è dietro l’architettura e la rende possibile: il cantiere, il dialogo tra i diversi specialisti, aspetti che sovente vengono sottaciuti, omessi, ritenuti erroneamente marginali. Il progetto del Museo Hiroshige Ando è assunto come ‘caso esemplare’ di una modalità operativa che contraddistingue il lavoro di uno dei più interessanti protagonisti della scena internazionale. Il lavoro paziente che Kuma compie con i materiali fino a farli divenire costruzione, materia formata, è ripercorso in forma ‘indiziaria’ allo scopo di restituire al lettore la genesi di quest’opera, che nella personale ricerca di Kengo Kuma rappresenta un elemento nodale. Il Museo Hiroshige Ando è una ‘macchina complessa’ caratterizzata da un delicatissimo equilibro, è un riflesso analogico delle opere di Hiroshige Ando. Tra la pittura di Hiroshige Ando e il Museo esiste un dialogo che in questo libro ho cercato di portare alla luce, mostrandone i meccanismi compositivi e le soluzioni costruttive che lo hanno reso possibile. Un dialogo invisibile che solo occhi sapienti possono svelare. Ripercorrendo le fasi di sviluppo ho cercato di esplicitare in forma indiziaria il processo generativo dell’opera. Osservare stando ‘dietro le quinte’ ci fornisce un punto di vista privilegiato per apprendere come avvengono le cose. Per me è stato così e spero che possa esserlo anche per i lettori. Mi auguro che questo libro possa essere uno stimolo a osservare l’architettura utilizzando uno ‘sguardo penetrante’, fino a ricostruire in maniera indiziaria il processo generativo che l’ha resa possibile: la fatica del quotidiano, l’ostinazione, la determinazione, l’umiltà e il pieno convincimento del valore sociale del nostro lavoro.