Biografia
Fabio Alfano (Palermo, 1963), è architetto, fotografo e professore a contratto presso la Facoltà di Architettura di Palermo. Conduce da anni una ricerca interdisciplinare su una nuova coscienza dell'architettura e su nuovi modi di abitare, con particolare riferimento alla casa e alla città contemporanea. Sul tema ha scritto diversi articoli, saggi e curato alcune mostre. Tra i suoi libri La casa dell’angelo. Nuovi spazi, dimensioni, interazioni nell’abitare (domestico), 2001, Sistemi di forme 2006, Interazioni uomo casa cosmo, 2006, In-possible city - Agrigento, 2008, SpiralHouses, 2012, Trasformare il brutto, 2012.








Luigi Alini (Napoli 1968) Architetto, Dottore di ricerca in tecnologia del'architettura, è professore associato in Tecnologia dell’Architettura (ICAR/12) presso la Facoltà di Architettura di Catania, sede di Siracusa, dove tiene i corsi di Laboratorio di Progettazione e Progettazione Esecutiva. E’ membro del collegio dei docenti del dottorato di ricerca in Materiali e Innovazione Tecnologica per l’ingegneria e l’architettura, sede amministrativa Università degli Studi di Catania, Facoltà di Architettura di Siracusa. Svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Architettura e Progetto (DARP) sulle connessioni tra progetto e innovazione tecnologica connessa ai processi di industrializzazione edilizia e alla gestione integrata del progetto, con particolare riferimento all'assemblaggio a secco e alla produzione di componenti edilizi realizzati con sistemi industriali evoluti. Ha svolto attività di ricerca in Giappone ed ha curato la prima mostra monografica allestita in Italia sull’opera del maestro giapponese Kengo Kuma.





Professore ordinario di Composizione architettonica e urbana all’Università Federico II di Napoli, ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Composizione Architettonica presso lo IUAV nel 1990 e da allora ha sempre fatto parte di un collegio di Dottorato seguendo numerose tesi. In servizio presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Napoli “Federico II”. Nel 2011/2012 è stata componente del GEV (Gruppo Esperti Valutatori) impegnato nel primo esercizio di Valutazione della Qualità della Ricerca. Per quindici anni è stata titolare del corso di Laboratorio di Composizione Architettonica e Urbana del 1° anno (oggi nel CLMA in Architettura 5UE). Negli ultimi tre anni è stata titolare del corso di Laboratorio di Sintesi finale del 5° anno (nel CLMA in Architettura 5UE).E’ membro del Collegio dei Docenti, e tutor di numerose tesi, nell'ambito del Dottorato di Ricerca in Progettazione Urbana e Urbanistica.
Lamberto Amistadi (1971), architetto, svolge attività didattica e di ricerca presso il Dipartimento di progettazione architettonica di Venezia. Dal 2002 è professore incaricato di Teorie della ricerca architettonica contemporanea alla Facoltà di Architettura di Parma e dal 2007 del Laboratorio di Progettazione architettonica II. Dal 2005 insegna Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie presso la Facoltà di Architettura “Aldo Rossi” di Cesena. Vive e lavora a Venezia dove svolge la professione di architetto.

Tadao Ando (Osaka 1941), architetto giapponese, il cui approccio all'architettura è talvolta classificato come regionalismo critico. Ando ha condotto una vita molto varia, lavorando come camionista e pugile prima di dedicarsi all'architettura senza alcuna conoscenza formale. Lavora soprattutto con gettate di cemento a vista ed è noto per uno stile esemplare che evoca in modo tipicamente giapponese la materialità, il collegamento e la lettura degli spazi, attraverso la comparazione estetica col modernismo irrazionale. I suoi edifici sono spesso caratterizzati da complessi percorsi tridimensionali, che si incrociano tra spazi interni ed esterni formati sia da forme geometriche di grandi dimensioni che dagli spazi che li separano. Nel 1995, Ando ha vinto il Premio Pritzker.

Alessandro Anselmi (Roma 1934-2013), architetto, è stato nel 1962 uno dei fondatori del G.R.A.U. (Gruppo Romano Architetti Urbanisti), che in quegli anni ricoprì un importante ruolo nell’acceso dibattito sul rinnovamento dell’architettura. Storia ed immagine del luogo contemporaneo caratterizzano la sua ricerca con le realizzazioni del municipio di Rezé-les-Nantes e del progetto urbano per Sotteville-les-Rouen. È professore ordinario in Composizione Architettonica presso la Facoltà di Architettura della III° Università di Roma.
Gino Anselmi (Portici 1940-2016), architetto, grafico e designer. Nel 1973 con Alberto Anselmi (studio Anselmi) vince il concorso per lo stemma della Regione Umbria, nel 1974 disegna lo styling dei pannelli per il concorso del nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli (gruppo Pagliara). Tra i suoi lavori: maniglia “Cusio” per la Olivari, poltroncina in legno “Quattrobraccioli”, edicola per giornali in piazza del Gesù a Napoli e cancello per il Convento di San Lorenzo Maggiore, testata e impaginazione della rivista "Disegnare, idee immagini", vassoio in acciaio (linea “Quattrocanti”), tagliacarte per la Zen Italiana, grafica coordinata per Maral Arredamenti, calzaturificio Ramirez, pellicceria Vecchione, camiceria Désirée, marchi Radio Tabor (Arcivescovato di Napoli) e DRP per il sito web “Documentazione Rilievo Progetto”. Per la CLEAN: il calendario tematico e la "Scatolanera", cofanetto in cartone a doppia cordonatura.
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Archintorno è un’associazione di promozione sociale senza fini di lucro, costituita a Napoli nell’ottobre 2005 da studenti e giovani architetti, tutti provenienti dall’Università “Federico II” di Napoli, con lo scopo di promuovere all’interno del mondo accademico un dibattito culturale, tecnico e scientifico sui temi legati alla Cooperazione Internazionale in Architettura, realizzando progetti in questo ambito. L’associazione si propone di apportare assistenza e iniziative nei Paesi del Sud del Mondo, cui riteniamo appartenga anche il nostro territorio di provenienza, nei settori delle costruzioni in genere, delle infrastrutture del territorio, ambientali e sociali, delle abitazioni, dell’ambiente, del paesaggio e dell’urbanesimo; del restauro e della conservazione della cultura storica e del patrimonio architettonico, storico, artistico e archeologico.
Wiel Arets (1955) fonda nel 1984 lo studio Wiel Arets Architect & Associates. Ha ricoperto un elevato numero di posizioni accademiche, presso l’Architectural Association di Londra, la Columbia University di New York, la Cooper Union di New York e il Berlage Institute di Rotterdam. Dal 2004 è professore all’Universitat der Kunste di Berlino. Tra i suoi progetti più innovativi l’Accademia di Arte e di Architettura di Maastricht e la Biblioteca Universitaria di Utrecht. Ha realizzato prodotti di industrial design in collaborazione con aziende leader nel settore quali Alessi, Quinze & Milan e Lensvelt. Il suo lavoro ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali tra i quali il “Mies van der Rohe Pavilion Award for European Architecture”.


Architetto, ricercatore, insegna presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Napoli Federico II, dove è titolare del Laboratorio di Progettazione dei sistemi ambientali e del corso di Progettazione Esecutiva. Svolge attività di ricerca per il settore Design e Progettazione Tecnologica e ambientale dell'architettura presso il DiARC, e sulla riqualificazione dell’architettura moderna e contemporanea con particolare riferimento al tema dei quartieri residenziali d’autore.

Anna Attademo, dottore di ricerca in Urbanistica e Pianificazione Territoriale presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, è stata assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Architettura di Napoli nel progetto europeo di ricerca REPAiR, finanziato su fondi Horizon 2020. Ha partecipato a convegni e seminari internazionali, ed è autrice di pubblicazioni sul tema dell’analisi e della rigenerazione delle aree peri-urbane. Ha curato con Enrico Formato la pubblicazione dal titolo “Fringe Shifts” (Listlab, 2018), sul progetto Sub-urban Re-inventing the fringe, finanziato nel programma Urbact III. Si occupa di progettazione urbana e del paesaggio, e di recente ha fatto parte del gruppo di progettazione del PUA dell’area ex-Nato a Napoli.
Gigliola Ausiello, ingegnere, dottore di ricerca in Ingegneria per il Recupero Edilizio e l’Innovazione Tecnologica, è professore associato di Architettura tecnica presso la Facoltà di Ingegneria di Napoli. Ha sviluppato ricerche, finalizzate all’approfondimento di tematiche afferenti agli antichi modi di costruire e al recupero, nonché all’analisi del rapporto tra l’uomo, la costruzione e il suo habitat naturale.

Carlo Aymonino (Roma 1926-2010) insegna per molti anni presso lo IUAV di Venezia e le Facoltà di Architettura di Palermo e Roma, affiancando il lavoro teorico (è autore di testi “classici” di teoria, quali Il significato delle città, Origini e sviluppo della città moderna, Lo studio dei fenomeni urbani) alla progettazione con Ridolfi e Quaroni (il Tiburtino), Aldo Rossi (il Gallaratese). realizza un quartiere a Matera, il Villino Arbia, il Piano particolareggiato del centro storico di Pesaro. L’architettura intesa come fenomeno urbano è attraversata da una vena ironica che traspare anche in questa intervista.
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