Biografia
Louis Isidore Kahn (Saaremaa 1901-New York 1974), architetto statunitense, di origini estremamente povere, emigrò con la famiglia negli USA nel 1905, diventando cittadino statunitense nel 1914. Nel 1924 ottenne il "Bachelor" in architettura alla Università della Pennsylvania. Tra il 1924 ed il 1935 collaborò con alcuni studi di Filadelfia e approfondì la sua conoscenza dell’architettura, anche attraverso viaggi in Europai. Durante i successivi anni ebbe diversi incarichi e realizzò alcune opere minori. Nel 1959 tenne il discorso conclusivo all’ultimo CIAM, ad Otterlo (Paesi Bassi), intitolato "New Frontiers in Architecture": siglò la conclusione dell’esperienza portante del primo Movimento Moderno. Negli anni Sessanta si susseguirono gli incarichi prestigiosi tra cui emergono l’Istituto di ricerca di Jonas Salk (1959), la sede del Parlamento del Bangladesh a Dacca (1962), il centro congressi a Venezia (1969), la Sinagoga di Gerusalemme (1968). La morte, avvenuta nel 1974, lo stroncò in piena attività all’apice della carriera.







Ewa Kawamura (New York 1972), laureata in Ingegneria Edile al Dipartimento di Architettura dell’Istituto di Tecnologia di Tokyo; dottorato di ricerca in Storia e Critica dell’Architettura all’Università degli Studi di Napoli Federico II; attualmente professore associato all’Università di Lettere dell’Università di Tokyo; autrice di libri: Alberghi storici del’isola di Capri. Una storia dell’ospitalità tra Ottocento e Novecento (Edizioni La Conchiglia, Capri 2005), Il Quisisana. Biografia del Grand Hotel di Capri (Edizioni La Conchiglia, Capri 2011) e di diversi saggi sulla storia del turismo e dell’architettura.
Nato a Yokohama nella prefettura di Kanagawa, KengoKuma (1954) è riconosciuto come uno dei più importanti e significativi architetti giapponesi contemporanei. Dopo la laurea all'Università di Tokyo (1979), trascorre un paio d'anni alla Columbia University come visitingresearcher (1985-86). Fonda quindi a Tokyo il suo atelier "Spatial Design studio" (ora "KengoKuma&Associates") nel 1987, a cui seguirà nel 2008 lo studio di Parigi. La sua poetica declina i materiali in funzione della loro capacità emotiva, connessa alle caratteristiche costruttive intrinseche e agli insegnamenti della tradizione giapponese.