Lina Bo Bardi

Il diritto al brutto e il SESC-fàbrica da Pompéia

Luciano Semerani, Antonella Gallo
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Prezzo base18,00 €
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Descrizione


collana: TECA (Teorie della Composizione Architettonica)
anno pubblicazione: 2012
formato: 16x22
pagine: 156
immagini: 9 b/n, 81 a colori
numero 7 della collana
ISBN 978-88-8497-202-6
 

Il settimo volume della collana TECA è dedicato a Lina Bo Bardi (Roma 1914-San Paolo 1992), architetto italiana, che aveva iniziato la sua attività nello studio di Gio Ponti, poi naturalizzata brasiliana e molto attiva nel panorama modernista brasiliano. Le due mostre antologiche su Lina Bo Bardi documentate nel volume, la prima nel 2004, al Museo d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro e la seconda nel 2006 al Museo d’Arte di San Paolo, hanno fatto riflettere in modo nuovo la critica, ma anche un vasto pubblico, sull’opera complessa - non solo grandi edifici pubblici ma anche oggetti e scenografie e appunti di lavoro - in un nuovo paese, dove le possibilità sembrano ancora tutte aperte. Lina Bo Bardi propone la sua architettura, secondo una visione del mondo che colloca ancora l’uomo, la sua vita, i suoi valori, la realizzazione del suo destino al centro di ogni attività della conoscenza, di ogni attività artistica e sociale: un’idea precisa di architettura, intesa come espressione di una cultura, che si pone il compito di rappresentarne i valori, che intende tenere unite l’arte e la vita, in modo che la prima sia espressione della seconda, e che le forme dell’architettura raccontino la vita degli uomini.


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