Ali di falco

9 itinerari per le strade di Napoli alla scoperta dei palazzi del Barocco napoletano

Roberto Gamba

con un testo di Pier Angelo Guerriero
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Prezzo base25,00 €
Prezzo di vendita23,75 €
Sconto totale: 1,25 €
Descrizione

collana: napoli e la campania
anno pubblicazione: 2022
formato: 16x24
pagine: 160
immagini: 324 b/n
ISBN 978-88-8497-825-7

Ali di falco, con questo termine sono stati denominati i più originali e rappresentativi corpi scale, caratteristici dei palazzi del Barocco napoletano. Le ali del falco, lunghe e appuntite, permettono a questi animali di raggiungere in volo una grande velocità e di calarsi in picchiata anche a più di 350 chilometri all’ora. Possiamo considerare la disposizione aperta delle loro ali un modello ispiratore per gli architetti napoletani. Questo agile e utile volume, scritto da un architetto milanese affascinato da Napoli, è una guida colta attraverso 9 itinerari e 70 palazzi significativi del Barocco napoletano.


Recensione su Costruire in laterizio, n. 189 giugno 2022

Originalità tipologica
Le forme decorative e strutturali  del Barocco napoletano, sviluppatesi tra il XVII e il XVIII secolo, sono riconoscibili in palazzi diffusi ovunque nella città, nel corso dell’intensa espansione urbanistica di quel periodo. I progetti di architetti, quali Astarita, Nauclerio, Sanfelice, Tagliacozzi Canale, Vaccaro e altri, mutarono il volto di Napoli, con così numerosi esempi che può essere con essi definita una specifica tipologia, riconoscibile per l’omogeneità degli elementi dell’insieme compositivo. I palazzi più significativi si costruirono attorno ad un cortile, sul fondo del quale si sviluppava una scala aperta a doppia rampa, con decori e portali in piperno e in tufo. Con il termine a “Ali di falco” sono stati denominati i più rappresentativi corpi scale di quei palazzi Barocchi. L’autore ha compiuto un censimento, oltre che una restituzione grafico planimetrica di settanta palazzi settecenteschi, indicandone la localizzazione e la presenza di quegli elementi compositivi e decorativi. Si integra agli itinerari il contributo di Pier Angelo Guerriero, che delinea la storia della città, citando le opere d’arte e i personaggi che hanno preso parte alla sua evoluzione e alla sua cultura.