L’area orientale di Napoli e il comprensorio di bonifica delle paludi di Napoli e Volla
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con scritti di Candida Carrino, Ugo Leone, Alfonso De Nardo, Giovanni Dispoto, Antonio di Gennaro, Maria Ronza, Giovanni Mauro, Bruno Miccio, Giuseppe Pignatelli Spinazzola, Alessio De Dominicis, Amedeo Vitale, Alessio De Dominicis
collana: I quaderni del CESBIM
immagini: 22 b/n e a colori
Il quaderno n. 7 apre un focus sull’area orientale del capoluogo campano, oggi interessata da una serie di investimenti pubblici – generalmente puntiformi e slegati l’uno dall’altro – che dichiarano tutti il comune intento di contribuire a sottrarre l’area alle condizioni di degrado che la investono ormai da mezzo secolo, legate alla grande smobilitazione dell’apparato produttivo avvenuta a partire dagli anni ’70 del secolo scorso e all’irrisolta questione della mancanza di servizi e standard urbanistici nel grande insediamento popolare risultante dalla contiguità dei numerosi quartieri popolari ivi costruiti nel dopoguerra, negli anni del boom economico e poi nel periodo post-sismico (dai rioni Luzzatti e INCIS ai più recenti S. Alfonso e Lotto Zero, ai numerosi parchi residenziali di iniziativa privata) intorno ai nuclei originari delle frazioni di Barra, Ponticelli, S. Giovanni a Teduccio.